Finanza sostenibile e tassonomia: misure Ue per la carbon neutrality

Come orientare gli investimenti in attività sostenibili? Dalle misure Ue al principio del non arrecare un danno significativo, basato sulla tassonomia per la finanza sostenibile.

   News del 22-12-2021

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Articolo aggiornato in data 21 gennaio 2022

Il settore finanziario europeo è al centro dello sviluppo economico ed ecologico dell’Europa nel lungo periodo. Affinché le decisioni di investimento siano sostenibili, la Commissione europea ha adottato un pacchetto su finanza sostenibile e tassonomia. 
La bozza è stata approvata dalla Commissione Ue il 21 aprile 2021, ma l’adozione del pacchetto è avvenuta il 4 giugno 2021 in tutte le lingue ufficiali.
Cosa riguarda il pacchetto e qual è l’obiettivo delle misure proposte dall’Ue?

Pacchetto tassonomia Ue e finanza sostenibile: cos’è

finanza sostenibile e tassonomia ue soluzioni per la carbon neutralityLa tassonomia è la classificazione delle attività economiche che l’Unione europea ha etichettato come sostenibili dal punto di vista ambientale. Rappresenta lo strumento che guida le scelte degli investitori e delle imprese, sulla base di una crescita economica che non impatta negativamente sul clima.

L’Unione europea intende contribuire al miglioramento del flusso di denaro verso le attività sostenibili in tutta l’Ue.
Il pacchetto tassonomia Ue e finanza sostenibile consente agli investitori di orientare gli investimenti verso tecnologie e imprese più sostenibili. Soprattutto, migliora l’affidabilità e la comparabilità delle informazioni in tema di sostenibilità, prevenendo il fenomeno del greenwashing.

Le misure dell’Unione europea, inoltre, forniscono i criteri per l’assegnazione dei fondi del Green Deal europeo. Il Green Deal è un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.

Cosa contiene il pacchetto Ue

L’Ue lavora continuamente alla costruzione di un sistema finanziario sostenibile, per condurre l’Europa verso la transizione alla carbon neutrality.
Il pacchetto di misure proposte dall’Unione europea si compone di:

  • un atto delegato relativo agli aspetti climatici della tassonomia Ue: presenta l’insieme dei criteri tecnici utili alla definizione delle attività che contribuiscono in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ad essi; si tratta dei primi due dei sei obiettivi ambientali della tassonomia Ue;
  • una proposta per la Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD) che potrebbe modificare l’attuale obbligo sulla DNF. L’obbligo di reporting riguarderebbe anche le grandi società non quotate e le PMI quotate in mercati regolamentati, escluse le microimprese; in base a quanto previsto dall’art. 8 del Regolamento Ue 2020/852 la divulgazione delle informazioni avverrà in allineamento alla tassonomia;
  • sei atti delegati di modifica sui doveri fiduciari, sugli investimenti e sulla consulenza assicurativa per garantire che le società finanziarie (tra cui consulenti, assicuratori e gestori patrimoniali) includano la sostenibilità nelle procedure e nella consulenza in materia di investimenti ai clienti. Questi provvedimenti, una volta esaminati dal Parlamento europeo e del Consiglio dovrebbero essere applicati a partire da ottobre 2022.

​A partire dal 1° gennaio 2022 tutte le dichiarazioni non finanziarie (DNF) che si riferiscono all’esercizio 2021 devono riportare informazioni in merito alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici.

Tassonomia Ue sul clima e strategia per la finanza sostenibile

L’atto delegato sugli aspetti climatici della tassonomia Ue (misura proposta nel pacchetto dell’Unione europea) fa seguito alla strategia sulla finanza sostenibile del 2018. Questa ha attuato un piano globale per una crescita sostenibile ed inclusiva; promuove gli investimenti del settore privato in progetti green, migliorando la trasparenza e contenendo i rischi di un ecologismo di facciata.

La misura proposta nel pacchetto del 2021 riveste molta importanza perché fornisce ad imprese ed investitori i criteri in grado di determinare in che modo le attività economiche contribuiscono alla tutela dell’ecosistema senza arrecare danni all’ambiente. 
Il documento è sottoposto a continue evoluzioni, alla luce degli sviluppi e del progresso tecnologico.

Green Deal, PNRR e principio DNSH

L’accesso ai finanziamenti del RRF (Recovery and Resilience Facility) è possibile solo se i PNRR (Piani nazionali di ripresa e resilienza) includono misure che concorrono alla transizione ecologica per il 37% delle risorse e non violano il principio DNSH (Do Not Significant Harm), cioè non arrecare un danno significativo all’ambiente.
Il principio DNSH si basa su quanto specificato nel Regolamento Ue 2020/852 tassonomia per la finanza sostenibile.
Il dispositivo RRF sostiene gli investimenti e le riforme che contribuiscono ad attuare l’accordo di Parigi e a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, come indicato nel Green deal europeo.

Tassonomia per la finanza sostenibile: gli obiettivi ambientali

Il regolamento Ue 2020/852 sulla tassonomia per la finanza sostenibile prevede sei obiettivi ambientali: 

  • adattamento ai cambiamenti climatici: adottare misure adeguate che permettano di prevenire o ridurre al minimo i danni che può causare il climate change;
  • mitigazione ai cambiamenti climatici: prevenire o diminuire le emissioni di CO2 in atmosfera (aumentando la quota di energie rinnovabili, creare un sistema di mobilità più sostenibile, etc.);
  • uso sostenibile o protezione delle risorse idriche e marine;
  • applicazione dell’economia circolare, prevenzione, riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti;
  • prevenzione e riduzione dell’inquinamento;
  • protezione e ripristino delle biodiversità e degli ecosistemi.

Per verificare se una misura inserita nel PNRR è eco sostenibile deve essere riconducibile ad un’attività economica presente della Comunità europea (NACE) della tassonomia.

In caso contrario la valutazione si basa sulla coerenza con il quadro giuridico comunitario, sul rispetto delle BAT (Best Available Technique) cioè le condizioni adottate nei cicli di produzione, che garantiscono protezione ambientale, e la verifica dei criteri di sostenibilità previsti per i sei obiettivi ambientali.

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